L’ombra
e la grazia è
una raccolta di pensieri, aforismi, sentenze e meditazioni tratte
dalle pagine del “diario intimo” che l’autrice
tenne fra il 1940 e il 1942, e che ancor oggi rappresenta una delle
più brucianti testimonianze mistiche del nostro secolo. Vive,
in ogni pensiero della Weil, un profondo “senso universale”
illuminato da una luce che trae origine dall’eternità,
dall’assoluto, dalla certezza che soltanto l’amore
sovrannaturale sia libero, lecito e naturale. Tutto il resto
appartiene alla parte oscura della materia, come la pesantezza dei
corpo che si contrappone alla lievità della grazia. Conoscere
la volontà di Dio attraverso la sua assenza, accettare la
croce, fare silenzio in se stessi, partecipare alla sofferenza del
prossimo, amare Dio attraverso il dolore, decifrare l’infinita
misericordia dietro il velo delle cose: sono i punti essenziali de
L’ombra e la grazia, i vertici morali e teologici che
Simone Weil raggiunge anche a costo dello strazio, del pessimismo,
della sconfitta. Nel suo pensiero tutto è portato alla
sublimazione in vista di un unico, incommensurabile traguardo:
offrire un’interpretazione sovrannaturale a ciò che è
naturale. Il presente volume contiene un’introduzione di
Georges Hourdin. La traduzione è quella di Franco Fortini. Il
testo francese a fronte riproduce l’edizione curata da Gustave
Thibon nel 1947 per i tipi della Librairie Plon di Parigi.
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